parodontologia

L’apparato parodontale viene identificato con tutte le strutture anatomiche deputate al sostegno del dente.

Il termine parodonto indica tutto ciò che si trova immediatamente attorno al dente.
Ad una prima analisi si potrebbe identificare il parodonto con le gengive; in realtà da un punto di vista funzionale l’apparato parodontale viene identificato con tutte le strutture anatomiche deputate al sostegno del dente.

paradontologia

 

Le malattie parodontali sono patologie che colpiscono le strutture anatomiche del parodonto. Tra queste la parodontite (piorrea) interessa i tessuti di sostegno profondi (osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare). I processi patologici alla base della malattia portano ad un indebolimento di queste strutture che culmina con la loro distruzione irreversibile.

paradontologia

Una mancanza di sostegno si traduce inevitabilmente in un aumento della mobilità dentale fino alla perdita dell’elemento dentario stesso. Attualmente in Italia la parodontite risulta essere la prima causa di perdita di elementi dentari. Un’adeguata igiene orale accompagnata ad un tempestivo intervento terapeutico consente di evitare un peggioramento e di ripristinare lo stato di salute. Il principale fattore causale, al di là di certe predisposizioni genetiche, è sicuramente la placca che si accumula sulle superfici dentali. 

Esistono varie forme di malattia parodontale.

Non tutte le forme di gengivite evolvono in parodontite ma l’intervento precoce in questo stadio della malattia è l’unico in grado di portare ad una completa guarigione. Interventi eseguiti in fasi successive possono solo arrestare la progressione della malattia ed evitare nella maggior parte dei casi senza poter tuttavia ripristinare la normale anatomia parodontale distrutta dalla malattia. Il protocollo terapeutico classico prevede una prima fase causale od etiologica il cui scopo è: eliminare e controllare l’infezione attraverso metodiche di pulizia professionale denominate scaling e root planing (levigatura radicolare) che consentono di rimuovere accumuli di placca sottogengivali; istruire il paziente a pulire correttamente i propri denti; eliminare i fattori che inducono l’accumulo di placca e tartaro oppure rendono difficoltosa la detersione come ad esempio otturazioni o protesi debordanti e lesioni cariose.

paradontologia

Una volta ripristinato lo stato di salute parodontale segue, se necessaria dopo rivalutazione, l’eventuale fase correttiva il cui obiettivo è ripristinare una anatomia dei tessuti favorevole al mantenimento attraverso terapie chirurgiche e protesiche mirate (eliminazione tasche troppo profonde, correzione margini gengivali, rigenerare l’apparato di supporto distrutto). Infine il paziente entra nella fase di mantenimento allo scopo di monitorare risultati ottenuti, verificare l’igiene orale e prevenire eventuali recidive. 

Come si diagnostica la malattia parodontale?